lunedì 26 settembre 2011

Vasco, io e Dio

Incredibile. Vasco Rossi parla di me sulla sua ormai famosissima pagina di facebook. Come fare a restare indifferenti? Andiamo con ordine. Il rocker si riferisce al mio precedente post, che ha letto sul quotidiano Liberal (complimenti all'ufficio stampa, non gli sfugge niente). E mi cita su fb:
"‎(s)consigli di lettura:
non riesco a tener dietro a tutte le idiozie che leggo sui giornali. pare che ogni pubblicista sia diventato opinionista...e straparli su di me.
ve ne segnalo oggi solo due:
giorgio comaschi e la sua delicata, mielosa, inutile e falsa Lettera ...sul Carlino
e un certo osvaldo baldacci ...che....scrive e delira su "liberal" ....con titoli da capogiro...."La caduta degli eroi"...(!?) che...visto che cita LadyGaga, Amy Winehouse e il sottoscritto avrebbe almeno dovuto essere "La caduta degli DEI"!!"

Wow. Che dire. "Non riesco a tener dietro a tutte le idozie che leggo sui giornali". Saranno tante, tantissime. E tra tutte sceglie proprio di parlare di me. Idiozia per idiozia, se davvero sono tante, il fatto che abbia scelto proprio la mia non è male. Siccome non è certo l'autore che conta, sarà mica il contenuto che lo ha colpito? Interessante. Confesso di interrogarmi a mia volta su Vasco. Istintivamente lo avverso. Rappresenta e propugna il contrario di quello che io credo invece sia utile al mondo. E non lo nasconde: lui non vuole essere utile, crede che nulla sia utile. E' qui la differenza profonda tra noi due. Con la differenza che io come una formica presuntuosa mi batto per fare la mia parte, lui invece che predica il disimpegno e il nichilismo ha in realtà una grande responsabilità che gli deriva dai tanti che gli danno retta. Volente o nolente è un modello, quello che canta diventa un riferimento. Ed è, a mio avviso, un cattivo riferimento. Ma non tutto è perduto.
Questo blog vuole parlare di libertà: beh, non è la libertà come la intende Vasco Rossi, non è la libertà che canta ne "I soliti", non è la libertà che possa vivere divorziata dalla responsabilità. Credo di avere la libertà di pensarlo. Senza offesa per nessuno. Anche se lui mi sembra un po' permalosetto, visto che se la è presa per poche righe su due paginoni di un giornale che non lo citava né nei titoli, né nei sommari né nelle foto. Era solo un inciso, o forse sarà proprio questo che lo ha indispettito?
Poi mi resta un dubbio: non può essere mica arrivato proprio alla frutta, piuttosto tutto sommato riesce ad essere simpaticamente autoironico, vero? Se la prende col titolo (che per la verità non è mio: io nel post sul blog comunque avevo fatto riferimento a lui con la vita spericolata): "La caduta degli Eroi? visto che cita LadyGaga, Amy Winehouse e il sottoscritto avrebbe almeno dovuto essere 'La caduta degli DEI'!", scrive Vasco. Scusate se è poco... spero sinceramente per lui che facesse il simpatico, perché se invece ci credesse... No, non può essere, è autoironico, va apprezzato.
E poi Vasco spiegami... Parli di Dei? ma se tu dici di non crederci? Sarà questo il corto circuito che ti sta facendo soffrire? Credi di essere un dio in cui non credi? "Ti prego perdonami se non ho più la fede in te Ti faccio presente che Ho quasi finito Ho quasi finito anche la pazienza che ho con me" canti rivolto a Dio nel "Manifesto futurista della nuova umanità". Un manifesto prevede il desiderio di indicare un modello. Quindi si può dissentire da quel manifesto. Ma forse non serve. Forse con le tue contrastanti posizioni personali di queste settimane e delle ultime canzoni stai mettendo in mostra una grande lotta con te stesso, stai dicendo che c'è una parte di te ribelle a quello che ostinatamente continui a propagandare. Che è arrivato il momento di un bilancio vero sul senso profondo della vita. Forse con un ultimo ostinato rifiuto di Dio stai affermando che lo cerchi disperatamente. Che vuoi trovare quella pace e quella serenità che non ti ha dato la vita da rockstar da cui ti sei dimesso. "Abbiamo frequentato delle pericolose abitudini E siamo vivi quasi per miracolo". Ancora il soprannaturale? Sicuro che quelle pericolose abitudini ti abbiano soddisfatto? O piuttosto ti hanno lasciato una grande immenso vuoto dentro che oggi cerchi disperatamente di riempire? Quando la vita chiede di fare i conti, quali abitudini vuoi suggerire di frequentare ai tuoi giovani fan? L'abitudine del disprezzo per la vita o l'abitudine di cercare Dio? "Sarà difficile Non fare degli errori Senza l’aiuto Di potenze Superiori". E' difficile anche con il Suo aiuto, per la verità. Ma se non pensiamo di essere noi il dio al centro dell'universo, se ammettiamo i nostri limiti, il nostro essere creature e creature fallibili, la fatica è più sostenibile e soprattuto acquista un senso, "dare un senso a questa vita" che un senso ce l'ha. E quel Dio allora, quello al centro dell'Universo, che sta lì per noi, diventa non un rivale, non un vuoto, ma un grande sostegno che col suo amore ci riempie. Anche se tu Vasco non credi in lui, Lui crede in te, fino all'ultimo.

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