Roberto Benigni senatore a vita. È una proposta seria, che
pur non esclude di fargli qualche pulce con la matita rossa. Non si vede perché
no, chi ci sia oggi meglio di lui, chi abbia al contempo più presa sugli
italiani e più amore per l’Italia. La Costituzione (da lui illustrata lunedì sera nei
principi fondamentali) dice che possono essere nominati senatori a vita
personaggi che abbiano “illustrato la Patria per altissimi meriti
nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”.
La verità vi farà liberi (Gv.8,32). Liberi e forti (don Sturzo). Il nostro mondo ha bisogno di un'inversione a U. Ma di un'inversione che sia conversione. Conversione del cuore. Conversione alla verità. Per essere liberi. E poiché liberi, forti.
martedì 18 dicembre 2012
martedì 11 dicembre 2012
Serve Mario Monti.
10 dicembre 2012
Sentiti ringraziamenti a Pierluigi Bersani. Ieri il
segretario del Partito Democratico e candidato premier della sinistra ha fatto
chiarezza su diverse cose. Forse non era sua intenzione, ma questo è il
risultato. “Ho sempre detto che Mario Monti deve essere ancora utile per il
Paese, per questo sarebbe meglio che rimanesse fuori dalla contesa”, ha
risposto a chi gli ha chiesto cosa ne pensasse di un impegno del premier alle
prossime elezioni. E in un’intervista al Wall Street Journal,, ad una domanda
riguardo alla possibilità che dalle prossime elezioni non si raggiunga una
chiara e stabile maggioranza di governo, Bersani ha risposto che vi sarebbe
un’unica soluzione: “nuove elezioni”, escludendo quindi l’idea di un nuovo
governo tecnico. Insomma, provo a tradurre: il vero avversario della sinistra è
Mario Monti, di fronte al quale la sinistra potrebbe non vincere le elezioni (e
questa ammissione nella situazione attuale è un clamoroso segno di debolezza). Monti
è il vero rivale, quello capace di essere più credibile, più serio, più
competente, di rispondere meglio alle esigenze del Paese e di una vasta area
sociale che in Italia ora non è rappresentata, perché si sente illusa e tradita
da Berlusconi ma certo non si fida della sinistra.
Berlusconi e il PDL sfiduciano l'Italia
7 dicembre 2012
“Oggi siamo qui
a dire che consideriamo conclusa l'esperienza di questo Governo”. Con queste
parole Alfano ha provato ieri a seppellire l’Italia. Ancora una volta il
teatrino delle ombre pidielline ha scelto sempre più nettamente la strada del
populismo e degli interessi personali di pochissimi. Perché deve essere chiaro
che non si tratta neanche della difesa di una classe sociale come la media
borghesia che al contrario oggi è devastata proprio perché dal PDL è stata
illusa e tradita.
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