lunedì 11 marzo 2013

Sul nome dei Papi, curiosità e qualche errore


Papa Benedetto XVI non è il sedicesimo Papa di nome Benedetto. Come Papa Giovanni XXIII non è il ventitreesimo Giovanni. E altri come loro. L’elenco dei nomi dei Pontefici, e dei numeri ordinali che li seguono, a uno sguardo attento riserva qualche sorpresa. A volte dovute alle vicende complesse della storia. Altre volte a pura sbadataggine. L’Annuario Pontificio tiene aggiornata ogni anno la lista ufficiale dei Pontefici che sono stati vescovi di Roma e quindi Papa da San Pietro in poi. 265 nomi storicamente consolidati, ma nel caso anche aggiornati secondo i più recenti studi critici, soprattutto in merito a qualche periodo più oscuro della storia dell’Europa e anche della Chiesa. Non un aggiornamento in base a meriti morali, ma solo secondo criteri storici ed eventualmente in qualche caso giuridici, laddove sorgano nuovi elementi per valutare la legittimità o meno di un Papa o aspirante tale. Nonostante questo ammirevole lavoro, nei periodi passati qualche confusione è stata fatta, e così si è finiti persino per sbagliare qualche nome di Papa regnante. Più d’uno, per la verità.

Diciamo intanto che la numerazione nel nome dei Papi non è un elemento che c’è sempre stato, e comunque fa parte ormai integrante del nome ma in modo anomalo. Quando ad esempio Albino Luciani decise di chiamarsi Giovanni Paolo I, gli si fece notare che si doveva chiamare solo Giovanni Paolo, perché non sarebbe stato aggiunto il numero al suo nome finché un altro pontefice non lo avesse portato anche lui. E infatti i Papi il cui nome è stato usato una volta sola non si chiamano “primo”. Ma Papa Luciani insistette sostenendo che il “primo” voleva sottolineare anche la novità, e quindi mise l’ordinale nel nome. Questione da poco, visto che nel giro di un mese arrivò Giovanni Paolo II e il tutto rientrò nella norma. Bisogna poi ricordare che all’inizio ogni Papa manteneva il suo nome. Per questo il problema di sovrapposizione di nomi e l’esigenza di numerarli non era molto sentita. A parte Pietro, che si chiamava Simone, sembra che il primo Papa a cambiare nome fu nel 533 Giovanni II, che si chiamava Mercurio; nel 955 il primo Papa che certamente cambiò nome fu un altro Giovanni, il XII, Ottaviano dei Conti di Tuscolo; sempre Giovanni, XIV, si chiamò nel 983, Pietro Campanora che non voleva essere Pietro II; poi cominciarono ad esserci Papi dai nomi germanici e francesi, che non erano nella tradizione cristiana, per cui il cambio nome divenne usuale; dopo il 996, soltanto due Papi hanno mantenuto il proprio nome originario, Adriano VI nel 1522 e Marcello II nel 1555. Ma a un certo punto invece, con l’abitudine di ripetere sempre gli stessi nomi – per devozione e tradizione - divenne utile se non addirittura necessario numerarli. A cominciare da Pelagio II (579-590), per distinguere due Papi con lo stesso nome e di pontificati consecutivi, si aggiunse la parola junior al secondo. Poi, quando vi furono tre Papi consecutivi con lo stesso nome si aggiunse secundus junior. Per evitare confusioni, da Papa Gregorio III (731-741), si cominciò ad aggiungere occasionalmente un numero al nome del Papa, ma tale costume divenne regola nei documenti ufficiali solo a partire dal X secolo. A cominciare da Leone IX (1049-1054), il numero comparve anche sulle bolle pontificali e sull’Anello del Pescatore. I Papi che avevano regnato prima dell’adozione di questo sistema di numerazione furono numerati a posteriori.
Gli antipapi precedenti a questo sistema non sono stati numerati, e per quelli successivi, che hanno usato la numerazione ufficiale, questa non è stata riconosciuta. Ci sono perciò Pontefici ufficiali che hanno utilizzato l’ordinale già illegittimamente assunto da un antipapa. Ma ci sono stati casi controversi, di antipapi a lungo considerati legittimi e solo più tardi espulsi dall’elenco. Ecco quindi che nell’elenco ufficiale dei Papi ci sono della bizzarre lacune di numerazione. Ad esempio un Papa famoso e importante come Bonifacio VIII,  non era l’ottavo di questo nome: Bonifacio VII era un antipapa poi espunto dalla lista, ma nel 1300 ancora fonte di confusione. Antipapi furono anche Benedetto X e Alessandro V, ma il loro nome non fu ripreso da nessun Papa legittimo (come invece ad esempio fece pur secoli dopo Giovanni XXIII prendendo il nome di un antipapa e così mettendo definitivamente la pietra sopra a ogni aspirazione di legittimità dei Papi dello Scisma d’Occidente), mentre gli omonimi seguenti si chiamarono Benedetto XI e Alessandro VI. E questo è il motivo per cui l’attuale Papa Benedetto XVI porta un numero “sbagliato”, in quanto nell’elenco ufficiale dei Pontefici non è preceduto da altri quindici Papa Benedetto.
Un altro errore “antipapale” riguarda i pontefici di nome Felice, benché si tratti di un errore nella numerazione a posteriori dato che alla loro epoca gli ordinali non erano in vigore: c’è il III nel 483-492 e il IV  nel 526-530, ma non c’è il secondo, che c’era fino a tempi recenti, in quanto pur essendo un antipapa è stato a lungo considerato un santo (in realtà confuso con un omonimo) e per questo mantenuto nella lista.
C’è poi il caso curioso di papa Stefano II, anche lui di recente tolto dalla lista perché nel 752 morì tre giorni dopo l’elezione e prima dell’intronizzazione necessaria ad entrare in carica. I suoi primi sette successori con lo stesso nome non ebbero un numero durante la propria vita, ma furono considerati, retroattivamente, da Stefano II a Stefano VIII. Quando un nuovo Stefano fu eletto nel 1057, in seguito all’adozione della numerazione, si chiamò naturalmente Stefano IX. A partire dal XVI secolo, si cominciò a considerare legittimo il primo Stefano II, e bisognò rinumerare gli Stefano successivi da Stefano III a Stefano X, benché in vita si chiamasse Stephanus Nonus. Ma negli anni ’60 l’annuario Pontificio espunse Stefano II e rinumerò nuovamente tutti gli Stefano.
Clamoroso il caso dei Papi di nome Martino: sono tre, ma sono numerati I, IV e V. Nessun Papa e nemmeno un antipapa si sono chiamati Martino II e III, ma nel 1281 Simone di Brion divenne Martino IV perché ci si confuse con altri due Papi che in realtà si chiamavano Marino (I e II).
E poi c’è il caso dei Papa Giovanni, il nome in assoluto più usato ma anche più confuso. Nonostante Giovanni XXIII, e nonostante sia stato un nome molto usato da diversi antipapa, i Papi ufficiali di nome Giovanni sono appena 21. Nell’elenco infatti mancano Giovanni XVI e Giovanni XX. Nel primo caso si tratta appunto del risultato di confusione storica: il primo fu un antipapa, tanto che i Giovanni seguenti si chiamarono XVI, XVII e XVIII, ma poi in un periodo successivo si fece confusione e si considerò valido Giovanni XVI e si rinumerarono i successivi, così che quando Giovanni Filagato fu di nuovo considerato illegittimo lasciò un buco nella numerazione. Ma più clamoroso è il caso di Giovanni XX: quando nel 1276 Pedro Juliao divenne Papa Giovanni, circolavano diverse liste di Papi con quel nome e nella confusione non fu assunto il corretto ordinale Giovanni XIX e addirittura l’inesistente Papa Giovanni XX fu completamente saltato, e il neoeletto assunse direttamente il nome di Papa Giovanni XXI.
Osvaldo 

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